mercoledì 22 dicembre 2010

LE CAUSE DIRETTE DEI DISTURBI DEMONIACI






LE CAUSE DIRETTE DEI DISTURBI DEMONIACI



<> (Gesù e Maria)
1. APPASSIMENTO DELLA FEDE.

Quando la fede si attenua, immediatamente nascono elementi che scatenano le ostilità diaboliche, in quanto la persona si allontana da Dio.

2. C'È LA FEDE MA IL PECCATO È CONDIZIONE ABITUALE DI VITA.
Quando l'uomo sceglie il peccato come condizione abituale di vita, viene a galla l'orgoglio, l'odio. Il diavolo sa aspettare ed anche dopo anni di questo tipo di condizione di vita può agire con la vessazione.

3. LA MAGIA.
Questa attività dell'uomo è condannata da Dio. La magia è un insieme di pratiche, di formule verbali, di riti, per superare le normali capacità dell'uomo, attingendo alle forze del male. La DIVINAZIONE è una forma di magia diretta a fini buoni, ma volta ad accalappiare forze occulte diverse dalla divinità. Le CURE MAGICHE, per cui il mago usa filtri e amuleti e svolge cerimonie, con cui pensa di risolvere. Spesso il mago vende un amuleto perché la persona interessata abbia effetti particolari nel campo richiesto (lavoro, affetti) che gli uomini non sono in grado di ottenere. Si parla di MAGIA NERA, in cui il mago si collega con le forze del male, di una MAGIA BIANCA e di una ROSSA. Ma la distinzione è solo formale. L'indebolimento della fede è la spiegazione per cui molti vanno dai maghi, molto spesso ottenendo solo un peggioramento della situazione. Il mago è responsabile di fronte a Dio per questi atti.

4. LO SPIRITISMO.
Per questa attività si è in presenza di compartecipazione nella responsabilità da parte dei presenti alla seduta tenuta dal medium. Lo spiritismo nasce nel 1848 ad Haydesville (USA) a causa delle pratiche delle sorelle Fox. La Chiesa prese posizione il 4 agosto 1856 condannando i fatti ed ammonendo i fedeli. Il 24 aprile 1917 la Chiesa conferma la condanna: "È proibita ad ogni individuo la partecipazione a sedute spiritiche di qualsiasi genere". Solo a soggetti culturalmente ben preparati ed allo scopo di studio è concessa la partecipazione.

5. LE SUPERSTIZIONI.
È un vero mare magnum di preghiere, di riti religiosi, di azioni contro il I comandamento di Dio, che esige sia dato culto solo a Dio. Si hanno SUPERSTIZIONI VERE E PROPRIE IN SENSO STRETTO, quando si utilizzano formule che somigliano a riti e preghiere autenticamente religiose. Si hanno invece VANE OSSERVANZE quando si raccolgono abitudini non connesse alla religione, ma usate come tradizione popolare. È il caso, ad esempio, dell'oroscopo. In entrambi i casi il demonio è come un ladro che ruba del denaro. Sia che prenda i soldi e scappi, sia che li sostituisca con soldi falsi, la sua invadenza è manifesta.

6. IL SATANISMO.
È il punto massimo che il demonio può ottenere dagli uomini. Cioè la stessa proposta fatta a Gesù: io ti do tutto se mi adorerai. A differenza del passato, in cui viveva un po' come 'fuoco sotto cenere', nella società odierna il satanismo esplode con virulenza. Così si hanno sette sataniche, sette luciferiane e addirittura chiese. Tutti questi gruppi perversi si rifanno alle forme religiose antiche e si da culto, per esempio, alla piramide da cui verrebbero radiazioni benefiche. In Piemonte si organizzano viaggi per visitare le piramidi. Lavorano un po' con quella che è l'idea 'dei due principi', di Zaratustra: vi è un dio del bene e ciò che è bene; vi è un dio del male e ciò che è male. Il sole è visto come un essere bello e potente che inonda la terra, che si ricollega al culto antico della divinità solare, MITRA. A Roma vi erano alcuni mitrei (S. Prisca nell'Aventino) e lo stesso Costantino era seguace del dio Sole. S. Agostino era caduto nell'eresia manichea ed era schiavo di questo rito, di questa setta. S. Agostino, poi, si dichiarò che aveva 30-31 anni. I pagani adoravano gli idoli.
Ed ora passiamo a conoscere le cause indirette della vessazione diabolica.

1. LE FATTURE.
È possibile che Dio permetta ad alcune persone di fare del male ad altri. Sappiamo bene che leggi fondamentali di solidarietà legano gli uomini sia nella famiglia che nella società. Nell'ambito morale ci può essere una persona che da sola, o in collegamento con altre persone, si mette in contatto con le forze diaboliche e riesce ad operare il male su un individuo. È una operazione spirituale fatta attraverso oggetti determinati contro l'uomo che è spirito. Spesso si tratta solo di gente che fa chiacchiere, ma può capitare. È chiaro che se il cristiano si trova in una situazione di ordine di fronte a Dio, la fattura ottiene come effetto che la persona avverta solo un fastidio, un punzecchiare, un malessere. In questo caso si ha un punto di partenza e non uno di arrivo. Se la persona fatturata è in condizione di disordine dinanzi a Dio, allora è nelle condizioni ideali alla ricezione della fattura. Si ha qui un punto di partenza e uno di arrivo. Dobbiamo quindi cautelarci mettendoci in ordine, rendendo manifesti i SEGNI DELLA GRAZIA, che sono i Sacramenti e le azioni visibili.

Il mago per la fattura utilizza pupazzetti, intrugli, capelli, spilli, limoni tagliati a metà riempiti di spille. Poi dipende dalla zona in cui si effettua il rito. La vittima trova questi oggetti o li riceve in dono sotto forma di piccoli oggetti d'oro, piccoli ninnoli. Bisogna stare attenti, ma l'amore del prossimo è più grande e lo scambio di doni è cosa buona.

2. IL MALEFICIO.
È come la fattura, solo che non è espresso tramite oggetti. Le due parole sono quindi equivalenti. Il maleficio, comunque, si concretizza, secondo alcuni esorcisti, in piccoli oggetti, ma non sempre. Quando si vuole "lanciare" una malattia da cui una persona non possa guarire, il mago "concretizza", con un rito, cibi putrefatti in un determinato luogo. L'individuo si ammala ed appassisce fisicamente senza che i medici possano rendersi conto delle cause. Quando la persona maleficiata si sente avvolta da pensieri e paure che le rendono difficile agire anche nelle cose più normali, si è in presenza del maleficio di legamento. Quando in un rapporto di amore vi sono alternanze di odio-amore inspiegabili, in alternanza continua con susseguente spossatezza psichica, c'è il maleficio amatorio. Se l'individuo ha un'intossicazione morale, fisica, intellettuale tale che la sua vita ne è sconvolta con dolori di ogni genere e con depressioni psichiche deprimenti, c'è maleficio venefico. Quando il maleficiante agisce con spilli o altri oggetti acuminati sul pupazzo (di cera, di pongo...) e una determinata persona è colpita da mali nel modo corrispondente all'azione del mago, c'è maleficio di trasposizione di trasferimento.

3. IL MALOCCHIO.
È un segno di malevolenza che si esprime con uno sguardo, anche benevolo, ma che molto spesso è malevolenza. In ogni paese d'Italia vi sono tradizioni riguardo al malocchio. Ma il malocchio non esiste. Può capitare che i bambini si ammalino dopo aver incontrato una determinata persona che si ritiene lanci il malocchio. Ma è solo un caso. È quindi inutile andare dalle magare per le loro cerimonie strampalate, perché si rischia solo di far passare il diavolo.

4. LE MALEDIZIONI.
Molti mali fisici e morali vengono attribuiti alle maledizioni. E se io ricevo da una persona una maledizione, essa opererà il danno effettivamente? Staremmo freschi. Quante mamme, se il figlio rompe un oggetto, maledicono. E fra le persone, poi. Nella provincia di Frosinone è molto usato il: "Ti possano sparare". Secondo la Bibbia vi sono solo due casi in cui si può parlare di una rispondenza al cospetto di Dio della maledizione. È il caso della MALEDIZIONE DEI GENITORI. Non tutte le parole dette nelle esasperazioni per sofferenza hanno valore. Solo quando i figli fanno qualcosa che va contro il Verbo, contro il rispetto che si deve ai genitori. Se, per il torto ricevuto, in un momento di esasperazione, il genitore emette la maledizione, in qualche modo può essere accettata da Dio e il figlio deve temerlo. Mentre per gli altri nove comandamenti vi è garantita la benedizione e l'assistenza di Dio, per il quarto comandamento, "onora il padre e la madre", il Signore influisce direttamente sul tempo che si ha sulla terra. A Roma nel 1944, in zona Garbatella, in tempo di guerra, una povera signora era bersagliata in maniera violenta dal figlio, che arrivò a prendere il coltello e a minacciare la madre. Ecco, in questa situazione se la madre butta fuori una maledizione, può essere certa di essere ascoltata. Il Siracide dice: "Chi abbandona il padre è come una bestia, chi insulta la madre è maledetto dal Signore".
Se un matrimonio viene celebrato senza la benedizione dei genitori, ciò comporta dei pericoli in quanto questo matrimonio viene celebrato con un elemento essenziale in meno. Ma se il giovane evita lo scontro frontale coi genitori e, dopo una prudente consultazione, ritenga di andarci lo stesso, non deve pensare di ricevere una maledizione, malgrado l'animo sia sicuramente rammaricato. C'è il caso, poi, della MALEDIZIONE DEL POVERO. Se il povero, esasperato, ad uno cui si è rivolto per chiedergli aiuto e questa persona, pur avendo tutti i poteri per aiutarlo non lo aiuta, ma anzi usa parole di scherno e di disprezzo, lancia una maledizione contro costui, questa viene convalidata da Dio. Bisogna quindi avere slancio di amore il più ampio possibile verso gli altri: un sorriso, sostare un attimo.
Vi è pure una maledizione di ordine ecclesiale, la MALEDIZIONE DEL SACERDOTE. Il sacerdote riceve da Dio ciò che è necessario alla vita del rapporto degli uomini con Dio. Un missionario in Cina ed un sacerdote di Roma lanciarono maledizioni che si sono verificate in maniera impressionante. La Chiesa non ha mai dato maledizioni di nessun genere; può però scomunicare, e la scomunica è pena medicinale per scuotere l'uomo. Nel Codice di Diritto Canonico vi sono scomuniche già decise (si dice "lata sententia") ma ne sono previste altre decise di volta in volta ("ferenda sententia").
È attivo il primo tipo di scomunica quando vi è APOSTASIA DALLA FEDE, cioè quando coscientemente il fedele aderisce a gruppi scismatici; o se l'ABORTO è effettivamente effettuato; se vi è PROFANAZIONE DELLE SPECIE CONSACRATE O ASPORTAZIONE E CONSERVAZIONE A SCOPO SACRILEGO; infine CONTRO LA MASSONERIA.

Gesù ha scelto i suoi Apostoli, li ha tenuti con se per tre anni, li ha imbevuti del suo amore e della sua dottrina, li ha colmati della sua grazia, ha fatto passare nelle loro mani i suoi poteri spirituali. Lo Spirito Santo ha poi confermato e vivificato ogni cosa. Tra i poteri consegnati a Gesù agli Apostoli emergono:
a) fare la Eucarestia in sua memoria;
b) rimettere i peccati col Battesimo e la Penitenza;
c) annunziare in modo infallibile la sua dottrina ;
d) esplicitare quanto da Lui stabilito in forma di principio (p.es. i Sacramenti).
Accanto a questi basilari poteri ve ne sono altri minori:
- "il dono dei miracoli e lo scacciare gli spiriti immondi".
"Diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattia" (Mt. 10,1).
"Egli allora chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demoni e di curare le malattie" (Lc. 9,1). "Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo" (Gv. 17,14).
"Allora chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi... E partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demoni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano" (Mc. 6,7; 6,12).
"Giovanni disse Lui: 'Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri'. Ma Gesù disse: 'Non glielo proibite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi, è per noi. Chiunque vi darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa'". (Mc. 9,38).
Tutti i poteri, compreso quello di scacciare i demoni, sono affidati alla Chiesa, la quale li gestisce in modo rispondente alle esigenze del tempo. E, secondo l'attuale disciplina della Chiesa, "il Vescovo ha la pienezza del sacerdozio e della successione apostolica"; può quindi comandare ai demoni perché vadano via dai vessati. In più, ogni sacerdote ha la capacità di comandare ai demoni così da espellerli dai vessati; ma lo può fare solo su delega del Vescovo. La Chiesa considera "abusivi" e inefficaci gli Esorcismi praticati dai laici a cui manca il potere di base. Possono però pregare per gli ossessi. È vietato ai laici recitare le frasi degli Esorcismi ed imporre le mani. Durante il rito, officiato dal Vescovo o da un sacerdote autorizzato, possono prestare ogni aiuto necessario alla bisogna, oltre le preghiere. L'Esorcista lavora sulla base della Fede e ne fa la propria forza. Non c'è bisogno di un "carisma" particolare o di un fatto paranormale. Tuttavia alcuni santi sono arricchiti da Dio di "carismi", capacità paranormali, del dono dei miracoli, della "scrutazione dei cuori", della miracolosa diagnosi delle malattie; e per ciò ne sia benedetto il Datore d'ogni bene.
La parola Esorcismo è una translitterazione del greco "EX-ORKIZO", verbo che significa SCONGIURO.

Questa parola si trova di frequente nei papiri e nei libri esoterici dell'Egitto e di altri paesi orientali (soprattutto in Caldea), ed anche nei testi e negli usi greci e romani. Gli esorcismi pagani si effettuavano in alcuni templi di divinità con uso abbondante di formule magiche. Mentre nella Chiesa l'Esorcista mira a scacciare il demonio dai vessati e, quindi, cerca di costringerlo a manifestarsi per quello che è, per il nome con cui viene conosciuto, per i motivi della sua presenza, per eventuali corresponsabili umani di detta presenza; nell'uso pagano l'esorcista cercava di comandare lo spirito malvagio con forme di scongiuro o altri interventi verbali e rituali.
I fedeli che si sentono attaccati dal demonio in qualche forma, possono recitare la PREGHIERA DI LIBERAZIONE, preghiera generica molto efficace. La Chiesa effettua appunto gli Esorcismi che, oltre ad essere preghiera di liberazione, contengono in più l'autorità imperativa della Chiesa. Nel rito attualmente in uso è previsto un ESORCISMO PREBATTESIMALE, per il Battesimo dei bambini e degli adulti. Un ESORCISMO i DEL RITUALE ROMANUM, classico, con formule in latino, con 21 norme pratiche introduttive. Infine un ESORCISMO II-"IN SATANAM ET ANGELOS APOSTATICOS", detto di LEONE XIII, in quanto il Papa lo abbia redatto dopo una visione in cui le forze diaboliche si scatenavano nel mondo e, più furiosamente, contro la Chiesa.
Lo stesso Papa ordinò che al termine della S. Messa si recitasse la 'Salve Regina' ed un'invocazione a S. Michele Arcangelo. Questo esorcismo può essere recitato privatamente, non per eseguire un Esorcismo, ma come implorazione di grazie per tutta la Chiesa, per sé stessi e per i propri cari. Ma non pubblicamente, né ufficialmente. Il cristiano è Esorcista per sé stesso, ma non può esercitarlo per altri.