martedì 8 febbraio 2011

Aleister Crowley: il fondatore del satanismo moderno

Aleister Crowley: il fondatore del satanismo moderno


di Carlo Fiore

Origini
Il satanismo vero e proprio parte dai Seicento, quando a Parigi, nell'ambiente della corte di Luigi XIV, si comincia a parlare di "Messe nere". È la polizia laica e non l'autorità ecclesiastica che nel marzo 1679 organizza una severissima inchiesta. Poi il processo Le Voisin, dal nome della principale imputata. Delle 219 persone arrestate, trentasei sono giustiziate, tra cui Catherine La Voisin, trentaquattro esiliate e quattro incarcerate a vita. Siamo tra il 1680 e il 1683.
Aleister Crowley
Crowley non si può ritenere un satanista nel senso stretto della parola per il suo conclamato ateismo. Non credeva né in Dio, né in Satana. Era piuttosto spinto da una rabbia devastante contro tutto ciò che è di cristianesimo, etica cristiana, visione cristiana della vita.
Tecniche occultistiche e magìe orientali
Edward Alexander Crowley (1875-1947), inglese, era stato allevato nella più rigorosa ortodossia fondamentalista in una famiglia benestante. All'università di Cambridge, Edward Alexander aveva abbandonato il severo cristianesimo familiare. Cambiato il nome nel celtico "Aleister", si era sbrigliato in una girandola di attività scandalose non inconsuete tra la gioventù dorata del suo tempo: esperienze sessuali con partners femminili e maschili, poemetti e racconti pornografici.
Amava viaggiare. Si era recato in Messico, India e Cina, studiandone religioni e costumi. Intratteneva, grazie al suo censo, rapporti con artisti e letterati di prima grandezza dell'Europa ottocentesca.
A partire da una "illuminazione" del 1896, a ventun anni, aveva cominciato a occuparsi di occultismo ed era entrato nella Golden Dawn, una conventicola occultista, in cui aveva appreso molte tecniche magiche collegate a dottrine orientali.
Nel 1904 al Cairo, Crowley riceve, per via di evocazione medianica, il Libro della Legge, in cui annuncia l'avvento di una nuova era, l'Eone di Horus, iniziata con l'"Equinozio degli Dei" del 1904, e destinata a durare duemila anni.
La sua norma morale è: "Fa' ciò che vuoi, sarà tutta la Legge". E proclama: "Sii forte! Goditi tutte le emozioni dei sensi e dell'estasi! Non c'è nessun dio che ti rinnegherà per questo".
Dopo aver fondato una nuova branca dell'O.T.O. (Ordo Templi Orientis) chiamandola Argenteum Astrum, Crowley nel 1910 presenta al pubblico londinese, con una delle tante donne della sua vita — le "Donne Scarlatte" come le chiamava lui — i "Riti di Eleusi". Grande successo di pubblico, grande curiosità della stampa londinese che va a rinvangare nel suo passato e scopre gli scheletri nell'armadio: i suoi scritti porno, le sue avventure erotiche e la sua magia nera sadico-orgiastica. Parte una campagna scandalistica che lo seguirà per tutta la vita.
La Grande Bestia 666
Intanto Crowley approfondisce le sue idee sulla magia sessuale e si presenta come il "Maestro Therion" (therion in greco significa 'bestia'): è lui la Grande Bestia 666 profetizzata dall'Apocalisse, l'Anticristo che distruggerà il cristianesimo. Approfondendo i misteri dell'O.T.O. Crowley si convince che il segreto ultimo dell'occultismo (e di tutti i segreti) risiede nel culto fallico e nei rituali che lo accompagnano.
Dopo un viaggio negli Stati Uniti, Crowley torna in Europa e fonda a Cefalù, in Sicilia — località scelta con il metodo divinatorio cinese dello Yi King — l'"Abbazia di Thelema", che diviene famosa in tutto il mondo occultista e famigerata soprattutto nella stampa inglese. Tanto che il governo fascista, preoccupato delle voci che si diffondono in Europa, nel 1923 espelle Crowley dall'Italia. L'Abbazia chiude le porte l'anno successivo.
Dopo un breve soggiorno in Germania e in Portogallo per impiantare solidamente le sezioni nazionali dell'O.T.O., Crowley torna in Inghilterra dove muore nel 1947. Il suo funerale a Brighton, svoltosi secondo un rituale da lui composto, solleva un'ultima ondata di scandalo.
"Con la mia testa di Falco…"
Quali sono i punti forti del pensiero di Crowley? Alla base la polemica anti-cristiana astiosa e condotta spesso con virulenza inaudita. "È il loro Dio e la loro religione — diceva ai cristiani — che io odio e che voglio distruggere". E in un passo del Libro della Legge. L'angelo Aiwass grida in toni blasfemi: "Con la mia testa di Falco cavo gli occhi di Gesù sulla croce… Sia condannata la Vergine Maria al supplizio della ruota e per causa sua, siano disprezzate tra voi tutte le donne caste!" Sembra di leggere certi passi di Justine ou les malheurs de la vertu del marchese de Sade.
L'ateismo di Crowley è però paradossalmente popolato di spiriti e divinità (Aiwass, Chorozon, ecc,), proiezioni forse di aspetti dell'inconscio di cui parla Freud. Un ateismo strano, colmo di dei.
La verità fondamentale: "Nel macrocosmo c'è un solo dio, il Sole. Nel microcosmo, l'uomo, il vice del Sole è il Fallo". Di qui la centralità della magia sessuale, con i suoi rituali di una oscenità esasperata in cui la donna funge da "forza sociale anticristiana".
Tre interessi dominavano il pensiero occultista dell'Ottocento: Lucifero, le "Messe nere", la magia sessuale. Crowley andò in fondo sintetizzandoli nei suoi rituali. Una sintesi dal fascino sinistro.
L'Inno a Lucifero
Crowley scrisse, tra l'altro un Inno a Lucifero. Carducci, in quegli anni, pubblicò il suo Inno a Satana. Baudelaire faceva del satanismo letterario in chiave anti-cristiana. Era una moda. I versi finali di Crowley sono una esaltazione di Lucifero che domina l'alba dell'umanità.
Ma Lucifero non è che il simbolo dell'uomo che si erge contro Dio. "Il Diavolo — scriveva in Magik — non esiste. È un falso nome inventato dai Fratelli Neri". Non c'è latro Dio che l'uomo e, nell'uomo il suo fallo. E dal momento che l'ateismo magico di Crowley si rivolge specificamente contro il cristianesimo, Satana-Lucifero rappresenta la razionalità dell'uomo che è "dio" in quanto negatore di Dio, padrone del bene e del male, al di là dei presunti confini del "perimetro imbecille dell'Eden".
Concludiamo con Massimo Introvigne, uno dei maggiori studiosi del satanismo: "Che Crowley sia stato scambiato per un satanista è comprensibile. Egli stesso amava chiamarsi il "servo di Satana" e la "Bestia dell'Apocalisse". Il suo gusto di bourgeois era inimitabile. Ma era un mago che nei satanisti disprezzava proprio quello che il satanismo ha di specifico, cioè la credenza e la venerazione per Satana.
Il fatto che Crowley non sia un satanista non toglie che abbia esercitato una influenza enorme sul satanismo contemporaneo. Si può dire che senza Crawley, il satanismo novecentesco non esisterebbe, o almeno che non esisterebbe nella forma in cui si è manifestato… La nuova fioritura di satanismo negli anni Sessanta non è nata dal nulla ma da una lettura di Crawley filtrata dai suoi tardi discepoli californiani Jack Parsons e Kenneth Anger" (M.Introvigne, Indagine sul satanismo, Mondadori, Milano 1994, p. 226).
Il satanismo, con il "culto dell'Anticristo" di Parsons, varca infatti l'oceano e trova il suo terreno più fertile nella California della "controcultura". Ci avviciniamo agli anni Sessanta e alla fase del satanismo contemporaneo. Dai circoli aristocratici europei, il satanismo si impianta su più vasta scala negli Stati Uniti.