mercoledì 29 giugno 2011

I SEGRETI DELLA MASSONERIA

I SEGRETI DELLA MASSONERIA




Convertito al cattolicesimo dopo una brillante carriera professionale, Maurice Caillet ci svela nel suo nuovo libro “ERO MASSONE” cos’è esattamente la massoneria, i suoi gradi, le sue logge e le sue ramificazioni segrete (“le logge selvagge”), la sua filosofia “gnostica” (“la Gnosi tenta sempre di corrompere la vera fede cristiana, introducendo filosofie e simboli pagani” pag. 171), ecc.


Il libro in questione è uscito nella traduzione italiana “Ero massone” edizione Piemme (“Yo fui masòn”, nella versione spagnola originale. “J’étais franc-maçon”, nella versione francese). Maurice Caillet, che ne è l’autore, è stato chirurgo di chiara fama aderente a un’importante Loggia del Grande Oriente di Francia. Ha militato nel Partito Socialista Francese di Mitterand e si è trovato nella singolare situazione di constatare che i temi cari ai laicisti come aborto, eutanasia, contraccezione chimica, i Pacs, le manipolazioni sugli embrioni, la depenalizzazione delle droghe ecc., venivano votati all’unanimità e “trasversalmente” a destra come a sinistra.


Ovvero dai giscardiani (anche Giscard d’Estaing è stato massone) come dai mitterandiani. Il libro è una testimonianzappassionanteeavvincente come un romanzo di questo medico che ha visto la sua carriera progredire finché era nel bel mezzo dell’attività legata alla Loggia, e declinare quando ha iniziato a prenderne le distanze. Poi le minacce, i ricatti, i dossier segreti previe registrazioni fatte a sua insaputa, la sua caduta in disgrazia, fino alla perdita del lavoro. Infine la crisi spirituale di Caillet, la cui moglie fu colpita da un male incurabile. Ultima speranza, Lourdes e poi da qui, la sua personale conversione al cattolicesimo.


Suscita una certa impressione leggere che all’interno delle logge massoniche si praticano riti e rituali iniziatici così cupamente medievali proprio da parte di persone che predicano il dogma del progresso ad ogni costo. Simbologie cabalistiche, occultistiche ed esoteriche convivono con parole d’ordine di carattere illuminista e positivista. La ragione e lo scientismo rappresentano il nuovo dogma dei massoni e guai a trasgredirlo, mentre lo spirito della “tolleranza” praticato all’interno delle logge, è del tutto formale, poichè in realtà si bandisce il sacro e il metafisico dalla società per porre tutte le religioni su uno stesso piano marginale. In altre parole, siamo al relativismo, il male che affligge l’attuale Occidente.


Il relativismo è una posizione filosofica che nega l’esistenza di verità assolute, o mette criticamente in discussione la possibilità di giungere a una loro definizione assoluta e definitiva. Chi è relativista sostiene che una verità assoluta non esiste, oppure, anche se esiste, non è conoscibile o esprimibile o, in alternativa, è conoscibile o esprimibile soltanto parzialmente (appunto, relativamente).


Sarebbe stato altresì gradito un ulteriore approfondimento su come numerosi cattolici si siano inseriti nella massoneria attraverso un sincretismo e un trasformismo di pensiero davvero stupefacenti, per due visioni così incompatibili tra loro.


Il sincretismo è qualsiasi tendenza a conciliare elementi religiosi differenti appartenenti a due o più culture o dottrine diverse.


In ogni caso emerge un dato incontrovertibile: massoneria e cristianesimo non possono coesistere, proprio secondo il motto “non si può servire Dio e Mammona” (ovvero il denaro e i beni materiali).


Maurice Caillet vive attualmente in Spagna sotto protezione, e questo la dice lunga sullo spirito della tolleranza massonica scaturito dalla Rivoluzione francese. Inoltre si tratta di una società iniziatica i cui insegnamenti vengono impartiti, in base a una formazione esoterica, segreta con misteri che vengono via via rivelati negli alti gradi. Società segreta il cui universalismo aspira al “governo del mondo”, un progetto oggi sostenuto da parecchie organizzazioni internazionali pilotate per l’uopo (Trilaterale, Bilderberg, B’nai Brith, ecc).




Intervista a Maurice Caillet, Venerabile di una Loggia francese:




svela i segreti della Massoneria


(Fonte Zenit)


Maurice Caillet, Venerabile di una Loggia francese per 15 anni, svela alcuni segreti della Massoneria in un libro di recente pubblicazione e dal titolo: “Sono stato massone” (LibrosLibres).


Rituali, norme di funzionamento interno, giuramenti - in particolare le implicazioni del giuramento che obbliga a difendere gli altri “fratelli” massoni - oltre all’influenza sulla politica da parte di questa organizzazione segreta vengono ora alla luce.

Il volume svela anche la decisiva influenza della Massoneria nell’elaborazione e approvazione di leggi come quella dell’aborto in Francia, a cui Maurice Caillet, in quanto medico, ha partecipato attivamente.


Nato a Bordeaux nel 1933 e specializzato in Ginecologia e Urologia, Caillet ha effettuato aborti e sterilizzazioni prima e dopo la legalizzazione nel suo Paese delle interruzioni di gravidanza. Membro del Partito Socialista Francese, è arrivato a ricoprire incarichi di rilievo nell’amministrazione sanitaria.


Dottor Maurice Caillet, quando è entrato ufficialmente nella Massoneria?


All’inizio del 1970 mi convocarono per una possibile iniziazione. Ignoravo praticamente tutto ciò che mi aspettava. Avevo 36 anni, ero un uomo libero e non mi ero mai affiliato a un sindacato o ad alcun partito politico. Un pomeriggio, in una via discreta della città di Rennes, bussai alla porta del tempio, … il cui frontone era ornato da una sfinge alata e da un triangolo che circondava un occhio. Venni ricevuto da un uomo che mi disse: “Signore, ha fatto domanda per essere ammesso tra di noi. La sua decisione è definitiva? E’ disposto a sottomettersi alle prove? Se la risposta è positiva, mi segua”. Feci un gesto di assenso e venni introdotto in una serie di corridoi. Iniziai a provare una certa inquietudine, ma prima di poterla formulare sentii che la porta si stava chiudendo dietro di noi...


Nel suo libro “Sono stato massone” spiega che la Massoneria è stata determinante per l’introduzione dell’aborto libero in Francia nel 1974.


L’elezione di Valéry Giscard d’Estaing a Presidente della Repubblica Francese portò Jacques Chirac a diventare Primo Ministro, avendo questi come consigliere personale Jean-Pierre Prouteau, Gran Maestro del Grande Oriente di Francia, principale ramo massonico francese, di tendenza laicista. Al Ministero della Sanità fu collocata Simone Veil, giurista, ex deportata di Auschwitz, che aveva come consigliere il dottor Pierre Simon, Gran Maestro della Grande Loggia di Francia, con il quale io mantenevo una corrispondenza. I politici erano ben circondati da quelli che chiamavamo i nostri “Fratelli tre punti”, e il disegno di legge sull’aborto venne elaborato rapidamente. Adottata dal Consiglio dei Ministri nel mese di novembre, la legge Veil venne votata a dicembre. I deputati e i senatori massoni di destra e di sinistra votarono all’unanimità!


Lei afferma che tra i massoni c’è il dovere di aiutarsi. Continua ad essere così?


I “favori” sono un’abitudine in Francia. Certe Logge cercano di essere virtuose, ma il segreto che regna in questi circoli favorisce la corruzione. Nella Fratellanza degli Alti Funzionari, ad esempio, si negoziano certe promozioni, e in quella per le Costruzioni e le Opere Pubbliche si distribuiscono i contratti, con notevoli conseguenze finanziarie.


Lei ha beneficiato di questi favori?


Sì. La Corte d’Appello presieduta da un “fratello” si pronunciò sul mio divorzio ordinando spese condivise, anziché metterle tutte a mio carico, e ridusse l’entità del contributo che dovevo dare ai miei figli. Tempo dopo, in seguito a un conflitto con i miei tre soci della clinica, un altro “fratello massone”, Jean, direttore della Cassa di Sicurezza Sociale, saputa la questione mi propose di assumere la direzione del Centro per gli Esami Sanitari di Rennes.


L’abbandono della Massoneria ha avuto conseguenze sulla sua carriera?


Da allora non ho trovato posto in nessuna amministrazione pubblica o semipubblica, nonostante il mio ricco curriculum.


Ha mai ricevuto minacce di morte?


Dopo essere stato licenziato dal mio posto di lavoro nell’amministrazione e aver iniziato ad agire contro quella decisione arbitraria, ricevetti la visita di un “fratello” della Grande Loggia di Francia, cattedratico e segretario regionale di Forza Operaia, che mi disse con la massima freddezza che se fossi andato avanti presso il tribunale del lavoro “avrei messo in pericolo la mia vita” e lui non avrebbe potuto far niente per proteggermi. Non ho mai immaginato di poter essere minacciato di morte da noti e onorevoli massoni della nostra città.


Lei era membro del Partito Socialista e conosceva molti dei suoi “fratelli” che si dedicavano alla politica. Potrebbe dirmi quanti massoni ci sono stati nel Governo di Mitterrand?


Dodici.


E in quello attuale di Sarkozy?

Due.


Potrebbe dire a un ignorante come me quali sono i principi della Massoneria?


La Massoneria, in tutte le sue obbedienze, propone una filosofia umanista, preoccupata in primo luogo per l’uomo e consacrata alla ricerca della verità, pur affermando che questa è inaccessibile. Rifiuta ogni dogma e sostiene il relativismo, che colloca tutte le religioni su uno stesso piano, mentre dal 1723, nelle Costituzioni di Anderson, pone se stessa su un piano superiore, come “centro d’unione”. Da ciò si deduce un relativismo morale: nessuna norma morale ha in sé un’origine divina e, quindi, definitiva, intangibile. La sua morale evolve in funzione del consenso delle società.


Come si inserisce Dio nella Massoneria?


Per un massone, il concetto stesso di Dio è speciale, come nelle obbedienze chiamate spiritualiste. Nel migliore dei casi è il Grande Architetto dell’Universo, un Dio astratto, ma solo una specie di “Creatore-maestro orologiaio”, come lo definisce il pastore Désaguliers, uno dei fondatori della Massoneria speculativa. Questo Grande Architetto viene pregato, se mi permette l’espressione, perché non intervenga nelle questioni degli uomini, e non viene neanche citato nelle Costituzioni di Anderson.


E il concetto di salvezza?


Come tale non esiste nella Massoneria, salvo sul piano terreno: è l’elitarismo delle successive iniziazioni, anche se queste possono considerarsi appartenenti all’ambito dell’animismo, secondo René Guènon, grande iniziato, e Mircea Eliade, grande esperto di religioni. E’ anche la ricerca di un bene che non si specifica in nessun posto... visto che la morale evolve nella sincerità, che, come tutti sappiamo, non è sinonimo di verità.


Qual è il rapporto della Massoneria con le religioni?


È molto ambiguo. In linea di principio i Massoni proclamano con fermezza una tolleranza speciale nei confronti di tutte le credenze e le ideologie, con un gusto molto marcato per il sincretismo, vale a dire un coordinamento poco coerente delle varie dottrine spirituali: è l’eterna gnosis, sovversione della vera fede. Dall’altro lato, la vita delle Logge, che è stata la mia per 15 anni, rivela un’animosità particolare nei confronti dell’autorità papale e dei dogmi della Chiesa cattolica.


Com’è iniziata la sua scoperta di Cristo?


Ero razionalista, massone e ateo. Non ero neanche battezzato, ma mia moglie Claude era malata e decidemmo di andare a Lourdes. Mentre lei era nelle piscine, il freddo mi costrinse a rifugiarmi nella Cripta, dove assistetti con interesse alla prima Messa della mia vita. Quando il Sacerdote, leggendo il Vangelo, disse: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto”, ebbi uno shock tremendo perché avevo sentito questa frase il giorno della mia iniziazione al grado di Apprendista ed ero solito ripeterla quando, già Venerabile, iniziavo i profani.


Nel silenzio successivo -perché non c’era l’omelia- sentii chiaramente una voce che mi diceva: “Bene, chiedi la guarigione di Claude, ma cosa offri?”. Istantaneamente, e sicuro di essere stato interpellato da Dio stesso, pensai che avevo solo me stesso da offrire.


Al termine della Messa, andai in sacrestia e chiesi immediatamente il Battesimo al Sacerdote. Questi, stupefatto quando gli confessai la mia appartenenza massonica e le mie pratiche occultiste, mi disse di andare dall’Arcivescovo di Rennes. Quello fu l’inizio del mio itinerario spirituale.