mercoledì 13 luglio 2011

Moda e Pudore

Moda e Pudore
La moda e il decoro cristiano - di Don Dolindo Ruotolo

1. Constatazioni dolorose.
Ostentazioni giustificate?
I. Il mondo corre all'impazzata verso l’impurità più sfacciata. Ogni anno la moda porta la sua novità, ed e sempre una novità degradante. Le vesti lunghe o corte, scollacciate o tirate su fino agli orecchi, attillate o a campana, mostrano sempre la preoccupazione di ostentare la carne, e dolorosamente tendono sempre non a vestire ma a spogliare. È l’arte di satana! Certe donne, completamente coperte di panni, per la preoccupazione che hanno di mostrarsi, si attillano in tale maniera che appariscono spogliate, e fanno confezionare i loro abiti in modo che le mettano in evidenza, senza curarsi del più elementare pudore, pur pretendendo di essere irreprensibili nel decoro.
La vita moderna poi, con le sue stranezze e le sue vertigini, induce in molte donne ed in moltissimi uomini la persuasione che in date circostanze si può o si deve fare a meno del decoro e della più elementare modestia. C'e 1'abito da ginnastica, da piscina, da spiaggia, da sport, da ballo, da teatro, nel quale appare naturale la riduzione a minimi termini, e si assiste anche in città ad esibizioni spettacolose, che riducono sempre più il senso del pudore.
È così che un abito che potrebbe tollerarsi solo quando dalla. cabina ci si tuffa nel mare, facendosi coprire dall'acqua, è diventato la divisa dei ciclisti, degli sciatori e degli sportivi in genere, e dolorosamente anche di tante giovani che 1'indossano nella più clamorosa esibizione, vociando e dimenandosi, quasi che i trams, le ferrovie, le strade, e le piazze fossero luoghi di pubblica esibizione.
 
Corruzione voluta e studiata
II. Eppure il clima nel quale viviamo e un clima eroico[1] nel quale non si dovrebbe dare cosi miserabile spettacolo d'incoscienza. Sono morti i martiri a migliaia, immolando tutto per la Fede, come ai primi tempi del Cristianesimo. Avanzano le orde dei senza Dio, orde ignominiose, vergogna dell'umanità, ed avanzano col programma militante di demolire la società cristiana ed instaurare una repubblica di bruti. Avanzano sfacciatamente oggi, e sfacciatamente stabiliscono come testa di ponte della loro lotta, l’impurità e la disonestà della donna, la corruzione morale ed il nudismo.
Non è più un segreto: si mandano avanti le donne immorali per corrompere le donne e gli uomini onesti; si prostituisce pubblicamente la bellezza con le mode procaci, per disorientare le anime, abituarle ai disordini del senso e precipitarle nell'apostasia. è storicamente accertato che il bolscevismo spagnuolo, prima d’iniziare la sua bestiale campagna di scristianizzazione e di distruzione, reclutò le più sfacciate donne, le sguinzagliò nei centri più importanti, le pagò perché si fossero mostrate in abbigliamenti procaci, ed avessero preparata con la corruzione morale la via al comunismo.
Questo metodo non è cambiato, anche dov'è attuato con maggiore astuzia lanciando solo la moda, gradatamente sempre più procace. è il metodo infernale col quale si eludono tutte le leggi. Con abili manovre si fa credere che il turismo e l’afflusso dei forestieri e legato al libertinaggio, che le attrazioni delle spiagge non sono le bellezze del mare, ma le turpitudini della riva, e si tollera lo scostume, perché sia mezzo di attrazione.
A questo si aggiunga che a modello delle donne non si prendono più le nobili donne oneste, ornate di decoro, ma le peggiori sgualdrine dei teatri e dei concerti, chiamate per ironia stelle! I giornali illustrati sono riboccanti d'immagini scomposte e di pose vergognose, di visi truccati e di nudità ripugnanti al più elementare senso morale, e le donne s'ispirano a questi mostri, e vi uniformano tanto spesso i loro abbigliamenti.
è una cecità che fa piangere amaramente, e non si riesce a spiegare come donne, che pur si dicono cristiane, si rendano le avanguardie del regno di satana, e, bisogna pur dirlo, le incoscienti traditrici della Patria. Non si riesce a capire come possano credersi immuni da colpa grave, quando non possono ignorare che le loro esibizioni fanno sorgere cattivi pensieri, inducono a peccati di desiderio e spingono alle peggiori degradazioni.

beata Giacinta Marto
Aveva profetizzato la piccola veggente di Fatima, la beata Giacinta Marto, nel 1917:


«Verranno certe mode che offenderanno molto Nostro Signore. Le persone che servono Iddio non debbono seguire le mode. La Chiesa non ha mode. Nostro Signore è sempre lo stesso. I peccati che portano più anime all'Inferno sono i peccati impuri. Se gli uomini sapessero che cos'è l'eternità, come farebbero di tutto per cambiare vita!...
»

San Paolo
«O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo! » (San Paolo 1^Cor.6,19-20).

San Pio da Pietrelcina
«Desidero che voi tutti, miei carissimi figli spirituali, attacchiate con l’esempio e senza alcun rispetto umano una santa battaglia contro la moda indecente. Dio sarà con voi e vi salverà!… Le donne che cercano la vanità nelle vesti non possono sentirsi mai appartenere a Cristo, e codeste perdono ogni ornamento dell’anima non appena questo idolo entra nei loro cuori. Si guardino da ogni vanità nei loro vestimenti, perché il Signore permette la caduta di queste anime per tali vanità».          (San Pio da Pietrelcina)