venerdì 21 ottobre 2011

"Halloween? Un grande rituale satanico" (don Lorenzo Lasagni)


"Halloween? Un grande rituale satanico" (don Lorenzo Lasagni) from GRIS SAN CASSIANO on Vimeo.


Halloween: la festa delle zucche vuote 

(Il Nuovo Diario Messaggero, 28 ottobre 2006, p.41)

Da diverso tempo stiamo ormai assistendo al fenomeno di perdita di senso della festa. E' un fenomeno che si è andato sviluppando attraverso tre fasi: 1)la scristianizzazione della festa; 2)la ferializzazione del giorno festivo; 3)l'introduzione di nuove feste non cristiane o perfino anticristiane. Alla terza fase ci siamo arrivati attraverso anni di “innocente” astrologismo, da fiumi di serial televisivi in cui le streghe erano simpatiche e buone, da anni di harripottismo cinematografico, da un oceano di riviste per ragazzi con articoli sulle streghe ed omaggi magici di ogni tipo. Questa progressiva diffusione di una mentalità occultistica non solo allontana da una visione cristiana del mondo e della storia, ma proietta illusoriamente in una vuotezza di contenuti magici o spiritistici, per non parlare di peggio. Il 31 ottobre era una data importante non soltanto nella cultura celtica (Samhain) ma anche, oggi, nel satanismo (Halloween). Per i Celti, secondo un mitologismo diffuso, nella notte di Samhain, “Signore delle morte, Principe delle tenebre”, i morti tornavano sulla terra per cercare nuovi corpi da possedere. L'antica leggenda irlandese di Jack che vende l'anima al diavolo ottenendo di non essere mai mandato all'inferno ed è quindi condannato a girovagare sulla terra con una lanterna formata da una rapa (americanizzata con una zucca) contenente una brace dell'inferno regalata dal diavolo, ebbene questa leggenda occulta e mitologicamente rievoca i sacrifici dei Druidi per tenere lontani gli “spiriti cattivi” e il loro chiedere offerte per il loro dio, girando con la lampada-rapa, mandando maledizioni in caso di rifiuto (“trick-or-treat” = “offerta o maledizione”).
Per la Wicca e i satanismi, il 31 notte, è uno dei quattro sabba delle streghe (“capodanno di satana”), “è il giorno più magico dell'anno, è il capodanno di tutto il mondo esoterico” in cui “tutto è permesso” e si praticano “riti occulti” perchè si insegna che “ogni richiesta viene esaudita”. E' il sabba che marca l'arrivo dell'inverno, del freddo, della fame e della morte con la “sconfitta” del sole. L'enfasi di Halloween è posta sulla paura, sulla morte, sugli spiriti, la stregoneria, la violenza, i demoni, e i bambini che sono particolarmente influenzabili in questo campo sono esposti a una vera e propria violenza culturale. Invece sarebbe bene parlare ai bambini dell'angelo custode, di San Michele Arcangelo, creature spirituali immortali, e in generale del sorriso degli angeli di fronte al quale ogni cattivo, “gormiti” compresi, si arrendono e vergognandosi si scusano contriti del male presente nel loro cuore, senza alcuna necessità di violenza o troculenza.

La Festa cattolica di “Tutti i santi” invece è stata instaurata nel 840 da Papa Gregorio IV; originariamente si celebrava nel mese di maggio e non il 1° novembre. Fu nel 1048 che Odilo de Cluny decise di spostare la celebrazione cattolica all'inizio di novembre al fine di evangelizzare e detronizzare il culto “magico” di Samhain. Halloween, che in inglese “All Hallows'Eye day” sincopato antico significa “vigilia d'ognissanti”, è oggi una festa svuotata del suo motivo di festa che è la resurrezione di Cristo, la quale cambia in “bene eterno” anche la morte: dalla fine di tutto, per i pagani, all'incontro del Fine di ogni alito di vita, Gesù, la Vita Eterna. Questa festa, infatti, fu portata in origine negli Stati Uniti dai cristiani irlandesi e scozzesi verso il 1850, per ricordare nella notte di Halloween i martiri, che dettero la vita per la loro fede in una celebrazione che anticipava la festa dei morti del 2 novembre in cui ogni famiglia ricordava e pregava per i propri defunti, poichè i santi sono i morti consacrati, vivi e presenti con le loro anime immortali, validi intermediari tra la potenza di Dio e noi, sono gli "antenati" di ogni cristiano, non attraverso la carne ed il sangue, ma nello Spirito Santo. Il ricordo dei defunti è stato posto fin dai “Padri della Chiesa” nel periodo autunnale, quando anche la natura sembra appesantita da un sonno mortale e i giorni si accorciano fino al solstizio d'inverno, che è il giorno di Natale dove Cristo unica vera “luce del mondo” vince le “tenebre del peccato e della morte” e i giorni ricominceranno ad allungarsi così come anche la Speranza di beatitudine di ogni uomo. Pertanto la fede in Cristo ha rivoluzionato il rapporto con i defunti e ci aveva liberato dalla paura dei “demoni”, e delle “Potenze invisibili”, poichè Gesù “vincendo il mondo” (cfr.Gv.16,33) ha vinto le “Potenze invisibili” e su di esse, nel “suo sangue”, ci fa trionfare (Ap.12,11). Ma in una società senza Cristo e con cristiani che senza “vita spirituale” (confessione almeno mensile, S. Messa, Rosario, meditazione, penitenza,…) diventano come “sale che non dà sapore”, si fa largo il “mostro a sette teste e dieci corna” dell'Apocalisse che propone “il sacro” come qualcosa di destabilizzante, di mostruoso e di patologico, che vede i “mostri ribaltanti e distruggenti la terra”. Questa è una immagine disperata e disperante che ha un marchio culturale e spirituale precisissimo, il “protestantesimo” che elimina il culto dei santi, dove l'uomo è solo nei confronti della trascendenza con le proprie risorse e visto che l'uomo se si guarda con sincerità scopre che è “un povero coso” o un “pre-cadavere”, come forse direbbero i nostri amici radicali, allora di questo Dio sconosciuto comincia ad avere paura ed ecco nasce l'horror. L'horror non fa altro che ripetere questa condizione di impotenza dell'uomo nei confronti di un divino che è visto semplicemente distruttore. Cosa c'è di più opposto alla fede in Gesù che “riconcilia cielo e terra” e che dalla morte sa trarre la “morte della morte”?

Purtroppo l'ignoranza religiosa e il culto della menzogna romanzata (cfr. “Il codice da Vinci” di Dan Brown, le “false storie” di Halloween-celtico, ecc.), unitamente all'evento cristiano sempre più ridotto a “fatto privato”, a “promozione umana” e a “progetto culturale” incentrato sull'uomo e sempre meno su ciò che Dio ha fin dall'eternità previsto per ciascuno di noi (= vita come vocazione!!!), ebbene tutto questo produce il mostro ancora più preoccupante di cristiani che sono “zucche vuote”, pronti ad assecondare “ogni vento di dottrina” (Ef.4,14), credenti in “favole artificiosamente inventate” (2Pt.1,16), anche a sfondo politico, e pronti, per evitare la S. Messa domenicale, ad evocare le “potenze oscure” nei più svariati riti collettivi che non sono altro che grandi “liturgie sataniche”. Allora “dirigiamo bene i nostri passi” (Lc.1,79). Noi cristiani all'attuale antifesta, satanica, di Halloween abbiamo una sola risposta: no grazie!!!



 Hallowe'en o“Tutti i santi”
L'apostasia pratica generalizzata della nostra società è degenerata in patologie che ne evidenziano le nevrosi-schizofreniche; la vita “reale” è sostituita massicciamente dall'esoterismo e dalla vita “virtuale” dei reality-show. Il “bisogno religioso” che è un “elemento costituivo dell'uomo esattamente come il bisogno di amore, di mangiare e di bere”, dice la disciplina laicissima dell'Antropologia Culturale, è fortemente “inquinato” e inibito dall'esoterismo ormai presente dappertutto e in tutte le salse (Sette, maghi, satanismo, Hallowe'en, “Topolino”, film, cartoni, simboli della pace, tatuaggi, ecc.). Al “bisogno religioso”, che se autenticamente seguito in Cristo costruisce l'uomo come Persona pienamente introdotta nella realtà e che quindi opera per il Bene Comune, si sta sostituendo il “bisogno dell'esoterismo”, surrogato velenoso del primo, che annulla le differenza tra il Bene e il Male e schiaccia la dignità delle persone “spezzando il legame costitutivo della libertà con la verità” (mons. Carlo Caffarra) e le introduce in una vita “virtuale” disumana. “Analizzando brevemente il genere-horror veicolato nella nostra cultura attraverso alcuni giochi di ruolo, complessi musicali e film, sappiamo che si tratta, da un punto di vista psicologico e antropologico”, dice il prof. Adolfo Morganti, psicoterapeuta e direttore del G.R.I.S. di Rimini, del “ribaltamento del sacro poichè, una civiltà che ha perso il senso del sacro vede il divino solo come qualcosa di destabilizzante, di mostruoso e di patologico, vede i mostri, questi dei-distruttori che distruggono la terra ed è una immagine disperata e disperante che ha come marchio di fabbrica il Protestantesimo, dove l'uomo è solo nei confronti della trascendenza e allora di questo dio-sconosciuto comincia ad avere paura ed ecco nasce l'horror, il quale non fa altro che ripetere questa condizione di impotenza dell'uomo nei confronti di un divino che è visto semplicemente come distruttore. Cosa c'è di più opposto con il Cristianesimo? Ma l'ignoranza religiosa in cui la nostra società sta affogando produce ogni genere di mostri”.
Uno di questi mostri è la “festa” di Hallowe'en durante la quale  “non a caso i satanisti celebrano i loro riti” (antropologa, Cecilia Gatto Trocchi). “La festa, dice la prof.ssa Trocchi, si configura inconsapevolmente come un sortilegio laico, un inconsapevole rituale di necromanzia, volto a far emergere i morti malvagi, ad evocare il corteo degli spettri vaganti, dei demoni e dei vampiri” e aggiunge “E' giusto chiederci : che ne sarà della salute mentale e spirituale dei nostri bambini?!”. La famosa “giaculatoria” di Hallowe'en, “dolcetto o scherzetto?” se tradotta in termini comprensibili significa “o mi dai qualcosa o ti scateno con dei riti l'inferno addosso!”. Trascurare questi “cavalli di Troia” nell'educazione dei nostri figli significa esporli ad una realtà magico-esoterica e quindi satanica, oggi facilmente fruibile nella sua ritualità. Non si tratta della “strega cattiva di Biancaneve” e dello “Specchio Magico” in cui è ben chiaro che il contesto è quello delle favole ma si tratta di celebrare una vera e propria liturgia a Satana! Noi cristiani sappiamo che il demonio esiste veramente e che ogni contatto con lui (es. sedute spiritiche, medium, cartomanti, pranoterapeuti, reiki,…) può creare problemi di tipo spirituale-psico-fisico. Non dobbiamo presumere di noi stessi e dobbiamo riporre la nostra fiducia “nel Figlio di Dio che è apparso per distruggere le opere del diavolo” (1 Gv.3,8). Educhiamo i nostri figli innamorandoli al Bello, al Buono e al Positivo, tutto dono del buon Dio, eviteremo tanti loro incubi notturni o al peggio la loro perdizione eterna.

 
 Hallowe'en: un “cavallo di Troia” per il New Age 
In contemporanea alla pubblicazione del mio articolo su Halloween del 16 ottobre 2004, a pag.20 di questa testata [Nuovo Diario Messaggero di Imola], è stato inserito un “paginone” dedicato allo stesso argomento, pag.33, del quale sono rimasto negativamente colpito  poichè, falsamente, faceva corrispondere il “capodanno celtico” o “festa di Samhain” alla festa di “Halloween”. Il tutto per legittimare agli occhi dei “cristiani” la festa di “Halloween” che si terrà a Riolo Terme il 31 ottobre. Ma la storia di Halloween presentata da questo articolo è un falso! Halloween nelle modalità con cui è proposto dagli organizzatori della “festa” così reclamizzata a Riolo Terme, non esiste e non è mai esistito. Non centra nulla Halloween con la “tradizione celtica”! Nel mio scorso articolo vi mettevo in guardia dai “cavalli di Troia del New Age” che hanno lo scopo di spingerci, se ce ne fosse ulteriormente bisogno, ad abiurare progressivamente la fede nella signoria di Gesù Cristo per una posizione “relativista”; la “paccottiglia” esoterico-commerciale, “sapientemente” sfruttata a Riolo Terme, e realizzata mediante la contaminazione di Halloween (= Ognissanti), festa cristiana, con il fantomatico “capodanno celtico” ne è un esempio lampante. A prova di quanto affermo cedo immediatamente la parola alla prof.ssa Cecilia Gatto Trocchi, docente di antropologia culturale alla Università “La Sapienza” di Roma e autrice vi vari libri sull'esoterismo che ci racconta la “vera” genesi della festa di Halloween: “Da alcuni anni si è diffusa in Italia la moda di celebrare Hallowe'en, festa semi-carnevalesca, legata impropriamente alle streghe. Le maestre elementari fanno a gara a proporre, spettri, maghe, vampiri e mostri. Ma Hallowe'en letteralmente significa " Vigilia di Ognissanti" (hallow vuol dire Santo in antico inglese e eve vigilia sincopato in e'ne). In tutti i vocabolari inglesi è riportato come Vigilia di Ognissanti. Eppure sull'onda della New Age si tira fuori Samain e si dice che il cristianesimo avrebbe trasformato questa festa in “Ognissanti". Tali affermazioni sono precedute da fantasiose descrizioni di Samain che vorrei sapere da dove è tratta. Samain o Samuin è il nome di un mese che corrisponde più o meno a Novembre: la festa è citata ma non descritta per la prima volta in un testo irlandese detto prosaicamente "La mucca grigia" del 1100. Si tratta di una festa cristiana, portata negli Stati Uniti dagli irlandesi e dagli scozzesi. Si ricordavano nella notte di Hallowe'en i Martiri, che dettero la vita per la loro fede, in una celebrazione che anticipava la festa dei morti del 2 novembre, in cui ogni famiglia ricordava e pregava per i propri defunti. I Santi sono i morti consacrati, vivi e presenti con le loro anime immortali, validi intermediari tra la potenza di Dio e noi esseri comuni . Sono gli "antenati" di ogni cristiano, non attraverso la carne ed il sangue, ma attraverso lo spirito. Il ricordo dei defunti è stato posto dai “Padri della Chiesa” nel periodo autunnale, quando anche la natura sembra appesantita da un sonno mortale e i giorni si accorciano fino al solstizio d'inverno, quando ricominceranno ad allungarsi. Il Cristianesimo ha rivoluzionato il rapporto con i defunti. Mentre i pagani seppellivano i morti lontano dalla città, in quanto ne avevano timore e li sentivano contaminanti, i primi cristiani hanno venerato i corpi dei santi, costruendo su di essi gli altari e poi le chiese e i villaggi. In Italia, in Francia, in Spagna il 75% dei paesi e delle città porta il nome dei Santi e degli angeli. Forse l'unica frattura tra il mondo pagano e cristiano è stata una frattura urbanistica, in cui i morti sono entrati nella città dei vivi in quanto per sempre redenti ed immortali. Le tradizioni popolari collegano al periodo autunnale riti propiziatori. E' certo che in ambito celtico e gallico si celebrassero i defunti e si consacrasse un giorno alla loro rievocazione, anche se le testimonianze storiche sono molto tardive, dato che i capi religiosi, i famosi druidi, vietavano al popolo l'uso della scrittura, cosa che scandalizzò Giulio Cesare (grafomane per natura) forse più dei sacrifici umani. I riti riguardavano la natura, il cosmo e la comunità umana dei vivi e dei morti. I bambini si mascheravano, rappresentando, nel grande dramma cosmico e sociale, la continuità della vita. Ecco il perchè delle maschere spettrali: i bambini impersonano per un giorno i "poveri, pallidi morti" come dice una ballata irlandese: in nome dei defunti chiedono i dolcetti che nell'Italia centro-meridionale si chiamano espressamente "ossa di morto " o "fave di morto". Le zucche illuminate, utilizzate fin dalla remota romanità, simboleggiano sia la fecondità (per via dei numerosi semi, che alludono alla rinascita della pianta) sia la luce che guiderà i morti nel loro ritorno nel regno dell'Ade. In Sicilia è viva e presente la tradizione secondo la quale sono i defunti a portare i regali ai bambini. Durante la "fiera dei morti" , tra riti e celebrazioni ,si vendono i dolci che i bambini troveranno ai piedi del letto il giorno del 3 novembre. Perchè allora oggi si celebra Hallowe'en in discoteche fracassone, si evocano streghe e demoni, vampiri e spettri? Si tratta di un vero e proprio processo di "desacralizzazione" che l'ambiente consumistico e materialista americano sta imponendo da vari anni . Va ricordato che il neo-protestantesimo americano nega il culto dei Santi, lo combatte e lo demonizza. Nell'Ottocento, dimenticato il rapporto con i Santi, obliato il ruolo delle maschere legate alla rievocazione dei defunti, resta un pasticcio neo-stregonesco, un'evocazione ambigua di forze maligne, una moda horror , sulla spinta del romanticismo deteriore. A tutto questo da almeno dieci anni si è sovrapposto il revival della magia paganeggiante e della stregoneria New Age. Non a caso i fondatori della neo-stregoneria inglese ed americana hanno "scippato" alla cristianità la festa di Ognissanti per farne una ricorrenza dei Sabbah (= riunione di streghe). Si tratta di una invenzione bella e buona, dato che in nessun testo di magia storicamente determinato e filologicamente corretto risultano rituali magici eseguiti il 1 novembre. Secondo le tradizioni di moltissimi popoli primitivi, i morti vanno pacificati e mai evocati inutilmente Ma alcune sciocche maestrine e capi condominio che si credono moderni, fanno a gara ad evocare streghe, spetti e larve...Per non parlare delle discoteche che lucrano sulle streghe, i fantasmi e i mostri. E' una manovra pericolosa: si tratta di gettare l'arcaico contro la tradizione. Non a caso i satanisti celebrano i loro riti ad Hallowe'en. La festa si configura inconsapevolmente come un sortilegio laico, un inconsapevole rituale di necromanzia, volto a far emergere i morti malvagi, ad evocare il corteo degli spettri vaganti, dei demoni e dei vampiri…E' giusto chiederci: che ne sarà della salute mentale e spirituale dei nostri bambini?!”.  Ancora una volta ci troviamo a scegliere tra Dio e il “Principe di questo mondo”. Vigiliamo!