giovedì 27 giugno 2013

I Disturbi malefici


La mia esperienza di esorcista
edizione semina verbi


I Disturbi malefici

A . I sacerdoti, specialmente i parroci, sovente sono interpellati da persone che espongono sofferenze, anche gravi, subite da loro o da familiari per le quali non sono stati trovati rimedi da parte della medicina e mettono i soggetti sofferenti persino a rischio di non essere creduti.
Si tratta di disturbi diversi e, anche se tutti comportano disagi spesso intensi, sono catalogabili in diverse tipologie.
Possono essere ossessioni, oppressioni, vessazioni, possessioni o, se riguardano i luoghi, infestazioni.
a)  Ossessioni: sono quasi sempre disturbi di origine psichica e comportano fobie per particolari luoghi o oggetti, uso smodato e al di fuori di ogni norma di elementi di disgrazie, malanni, incidenti, fino ad avere tentazioni insistenti di suicidio. Talora, può anche accadere che alcuni di questi disturbi siano causati da interventi malefici e solo l’intervento combinato del medico e della medicina e del prudente discernimento del sacerdote esorcista può stabilirlo.
b)  Oppressioni: si manifestano con irritabilità, nervosismo, tristezza persistente, grave perdita di fiducia e di speranza che può giungere anche a provocare tentazioni di suicidio.
c)  Vessazioni: si avvertono disturbi, anche gravi, a livello fisico e si sente che sono provocati da altre entità, che esercitano una funzione schiavizzante. Si avvertono continui mal di testa e rialzi persistenti di temperatura, senso di soffocamento e di vomito che spesso non ha esito, o porta ad emettere solo schiuma o materiali strani. Dolori acuti in varie parti del corpo e malanni di ogni genere.
Le persone vessate spesso avvertono disturbi di notte e in questi casi sentono ancora più chiaramente la presenza di entità diverse da sé.
Entità che non possono essere malefiche viste la crudezza e la persistenza dei loro interventi e la perversità dei loro comportamenti.
Uno spirito puro, che fa avvertire la sua presenza per volontà di Dio, lo si sente per un tempo brevissimo, solo pochi istanti, e lascia tanta pace nel cuore e una gioia di Paradiso.
d) infestazioni: di esse si parla quando i disturbi sofferti dagli esseri umani sono legati ad ambienti, soprattutto le case dove abitano. Si avvertono strani e preoccupanti rumori, porte o sportelli di armadi si aprono senza intervento esterno, si accendono e spengono da soli lampade o elettrodomestici. Si sentono rumori di vetri che vanno in frantumi, ma, controllando, si constata che tutto è al suo posto. Si trovano nei materassi, o nei cuscini, o negli armadi oggetti strani e di misteriosa origine: lacci, cordicelle, ciocche di capelli intrecciati, bambole infilzate di spilli. Oppure, in determinati ambienti della casa, adulti e, soprattutto bambini, hanno grandi sofferenze quali insonnie e gravi agitazioni, o pianti acuti, per i bambini, che spesso si agitano e parlano nel sonno.

e) possessioni: anche se più raramente riscontrabili della vessazione, è il più terribile dei disturbi diabolici, perché il demonio rende il soggetto completamente schiavo; spesso, durante l’esorcismo, è quasi inerte e quando riprende coscienza non ricorda un posseduto diventa violento, si può ipotizzare che si avvicini il momento della liberazione.                                                                                                                                                       A tale proposito desidero comunicare un’esperienza che mi è accaduto di fare più volte: il posseduto che viene liberato talora non accusa più disturbi più forti e violenti, ma può continuare, anche per lunghi periodi, ad avere sofferenze di origine malefica più leggere. Diventa, cioè, una persona vessata, che si giova certamente della preghiera sua e di altri, oltre che degli interventi dell’esorcista, ma continua ad essere disturbata e, se si allontana dal Signore, può ricadere in una più grave possessione.
Il posseduto può avere talora anche le seguenti manifestazioni: è violento ed acquista in determinati momenti una forza sovrumana, tira calci, tenta di fare pugni, colpisce violentemente tavoli e sedie, sbatte i piedi per terra con tale forza da fare tremare le pareti. Emette grida assordanti, a volte, da far paura. Anche in questi casi, quando si calma non ha coscienza di ciò che è avvenuto. Minaccia di distruzione e morte qualcuno dei presenti, ma non l’esorcista contro il quale ammette di non avere potere. Tuttavia le parolacce, anche le più volgari, non le risparmia. In continuazione erutta e sbadiglia, emette suoni gutturali che assomigliano a quelli di animali diversi. Una ragazza di 27 anni, ridotta in condizioni fisiche di gravissimo deperimento, durante l’esorcismo acquistava notevole forza e imitava almeno cinque tipi di animali.
Quando il posseduto non riesce a perdonare chi gli ha fatto male, le sue sofferenze non si attutiscono e le manifesta anche con atteggiamenti animaleschi. In particolare ricordo una donna che si rotolava per terra e percorreva tutto lo spazio libero dell’ambiente, mentre la esortavo a pregare e perdonare, e un uomo che, incitato al perdono, si copriva il viso piangendo a dirotto: in entrambi i casi non riuscivano a perdonare.
Durante l’esorcismo talora il posseduto dice il nome dei demòni che sono in lui, quelli che più frequentemente ho sentito sono: legioni (in questo caso sono in molti), Belzebul, Asmodeo, Lucifero. Altre volte dice anche i nomi di coloro, parenti o amici, che hanno provocato il male facendo intervenire i maghi. Talora, a seguito del comando imperioso dell’esorcista, manifesta il motivo che lo tiene legato a quella persona: o si tratta del timore di demòni più potenti di lui, che gli impediscono di allontanarsi, o, dice, che se ne potrà andare solo quando la persona posseduta muore, o quando muore la persona che ha voluto il maleficio rivolgendosi al mago.
I posseduti hanno una repulsione fortissima nei confronti di tutto ciò che è sacro. Rigettando oggetti (medaglie, crocifissi) benedetti ed esorcizzati; i sacramentali (olio, acqua o sale benedetti ed esorcizzati) producono loro reazioni violente, brividi e vibrazioni simili a scosse elettriche. Cercano in tutti i modi di non andare dall’esorcista, di non andare a Messa e, talora, avvertono forti rumori e suoni acutissimi che impediscono loro di uscire di casa o di andare nella casa di Dio. Una particolare repulsione, pur desiderandola, hanno per l’ostia consacrata, che non riescono ad assumere perché gli si serra la bocca, e, quando la prendono, hanno conati di vomito.
B. Alcune parole vorrei specificamente dedicare ai disturbi notturni. Più volte, infatti, mi è stato chiesto un parere, anche da sacerdoti, circa i disturbi notturni e i modi per eliminarli. Si tratta di un tipo di disturbi molto diffuso, anche se fa parte delle vessazioni diaboliche e, talora, anche delle infestazioni di luoghi. Spesso i parroci, o altri sacerdoti nell’ordinario svolgimento del loro ministero sono avvicinati da persone che chiedono di essere aiutate a superare una situazione che procura tante sofferenze e difficoltà.
Si tratta di persone che, pur con differenze nelle modalità dei disturbi, denunziano interventi notturni, provenienti da entità esterne, che provocano vari tipi di oppressioni e grandi disagi: soffocamento, immobilizzazione degli arti e dolori in tutto il corpo, perdita della voce, che impedisce di chiedere aiuto, provocazioni sessuali, voci sghignazzanti, rumori improvvisi e assordanti, visioni di volti animaleschi, luci, porte che si aprono e chiudono ….
Per dare una concreta esemplificazione faccio riferimento al caso di una signora che mi raccontava di avere svariate sofferenze. Di notte si svegliava e si sentiva legata ed immobilizzata, non poteva chiedere aiuto perché la voce era sparita. Non poteva muovere la mano neanche per arrivare a toccare il marito che dormiva accanto a lei. A volte si sentiva presa per la gola, come se la si volesse strangolare. Quando riusciva a pregare iniziava a liberarsi e, riacquistata un po’ di voce, richiamava l’attenzione del marito, che interveniva facendo segni di croce su tutto il corpo e facilitava la liberazione. Una volta aveva anche avuto disturbi sessuali. Altre volte non riusciva ad aprire gli occhi; altra volta che il marito, soffrendo di insonnia si era alzato, lei pur avendo coscienza di questo, sentiva di avere accanto qualcuno che sembrava essere proprio il marito. Questa persona attribuiva le sofferenze all’intervento malefico di una cognata invidiosa della sua armonia e serenità famigliare, che le provocava anche disturbi diurni, quali dolori di testa, difficoltà ad eseguire i lavori e altro, e riconosceva che da quando era entrata a far parte di una comunità di preghiera la situazione era decisamente migliorata.
Vi sono pure casi di bambini di tutte le età, che avvertono presenze notturne per cui non dormono e non fanno dormire, hanno paura, gridano, piangono inspiegabilmente e si calmano solo stando con i genitori.
Per tornare al tema iniziale dei disturbi notturni, ritengo che si tratti di interventi satanici, che provocano malesseri e paura in qualsiasi soggetto, sia uomini che donne, sia giovani che persone mature e, talora, anche bambini; persone che ricorrono all’esorcista, o al sacerdote, perché hanno un fortissimo bisogno di aiuto, ma anche di trovare sicurezza e protezione. Certo non si tratta di casi di isterismo o esaurimento nervoso. I disturbi, infatti, provengono con chiarezza da entità diverse dalla persona che subisce il loro intervento. Tutti questi casi generano una situazione di turbamento e di paura e possono venire o da spiriti dannati, che nei luoghi in cui avvengono hanno forse subito una morte violenta, o sono demòni che, per ragioni e cause diverse, spesso complesse, arrecano danno alla persona e al suo nucleo famigliare, togliendo la pace e la serenità ad un individuo o una intera famiglia.
Il credente immerso nel mistero del dolore è il nuovo Giacobbe ferito alla gamba, ma che riceve la benedizione e merita così la primogenitura, p è il nuovo Giuseppe, invidiato dai fratelli, che poi riceve la reggenza in Egitto e diviene la salvezza del suo popolo, o si assimila al reietto Gesù, uomo-Dio, che riceve in possesso le genti e le salva. L’essere umano che sperimenta disturbi malefici, deve chiedere, come Giacobbe, la grande benedizione, che lo fa essere e sentire l’eletto di Dio; deve essere retto e onesto, nonostante le calunnie e i dileggi, come Giuseppe che salva tutti dalla carestia, deve soffrire per amore del Regno eterno insieme a Gesù, rifiutato dal suo popolo.