martedì 16 settembre 2014

La confessione



LA CONFESSIONE


La confessione è Sacramento di misericordia e di fortificazione dello spirito. Dono pasquale di Gesù e fonte della infinita paternità di Dio, il quale non si stanca mai di accogliere i suoi figli e pronunciare su di essi le più belle parole di perdono e di amore.
Il demonio considera la Confessione come l'acido muriatico sugli occhi, infatti odia la misericordia di Dio, e non la vuole, poiché la sua ribellione è totale ed irreversibile, come ogni scelta effettuata da natura angelica. Ma vede con rabbiosa invidia quelli che vanno ad attingere alla inesauribile misericordia di Dio, riversata attraverso il pentimento ed il sacramento della confessione.
Il demonio avversa a tutto il sacramento della Penitenza: nei sacerdoti, distogliendoli da questo impegno, facendolo compiere con superficialità e fretta, suggerendo speciose ragioni per lasciarla.
Il demonio odia in maniera intensa quei confessori che umilmente, pacatamente, perseveratamente si applicano al ministero della divina misericordia.
Le continue vessazioni di satana contro il Santo Curato d'Ars e contro San Padre Pio, erano dovute al ministero delle confessioni.
Ogni peccato (piccolo o grande) è debolezza della volontà di fronte alle tentazioni. La confessione elimina il peccato, per il Sangue prezioso di Cristo, e dona quelle grazie specifiche proprie del sacramento (vengono dette grazie sacramentali!) che mirano a fortificare la volontà contro le tentazioni future. E siccome una buona parte delle tentazioni (e tutte le vessazioni) sono opera del demonio, le grazie sacramentali della confessione stabiliscono ottime fortificazioni nella volontà del cristiano, contro le quali si infrangono le ostilità diaboliche.
Prima finalità della confessione è la eliminazione del peccato mortale (morte spirituale, cioè la scomparsa della presenza santificante di Dio) e di conseguenza la disponibilità ad opporsi e ad eliminare le occasioni prossime.
Ma la confessione è sommamente utile anche per la eliminazione dei peccati veniali, per l'arricchimento delle grazie tipiche del Sacramento e l'aumento della grazia che già si possiede.
Ovviamente anche per il peccato veniale si esige il pentimento di volontà e la opposizione alle occasioni prossime.
Per le anime che intendono camminare con fervore nelle vie del Signore, le astuzie diaboliche tentano di infiltrarsi tra le pieghe della loro mente, sospingendo a rarefare le confessioni e quindi all'illanguidimento della volontà, oppure ad accostarsi alla confessione con leggerezza e sbrigativamente.
Mi sono trovata a leggere alcuni articoli contro il Sacramento della confessione, vogliono toglierla a poco a poco, mostrando un Dio misericordioso senza il Sacramento della confessione.
Non allontanatevi mai dal Sacramento della confessione, aprite il cuore a Dio e non andate dietro a scrittori eretici travestiti da pecore ma sotto sono lupi.

 Quando andiamo a confessarci dobbiamo distinguere il chiacchierio dalla confessione dei propri peccati. Distinguere la direzione spirituale dal confessare i peccati. Prima ci si confessi e dopo l'assoluzione potete anche avere direzione spirituale, consigli... Alle volte la confessione viene ridotta a parlare di tizio o dell'altro, a discolparsi. Non si faccia mai.