lunedì 2 ottobre 2017

L’INFLUSSO DEL DEMONIO (1)






L’INFLUSSO DEL DEMONIO


SULL’INTELLIGENZA UMANA, SULLA FANTASIA E SUI SENSI



Oggi è un fatto indiscusso che le idee e le immagini sensibili si possono comunicare dal cervello di una persona vivente a quello di un’altra e questa comunicazione si compie benissimo quando la mente di uno dei due, il trasmittente o il ricevente, è in attitudine di passività.
Ora, se tanto avviene nei fenomeni telepatici, nelle difficili condizioni in cui due persone si trovano, quanto maggiormente, quanto più facilmente uno spirito puro non può presentare all’anima le sue suggestioni?
Innanzitutto c’è da dire che il demonio, quantunque angelo decaduto, conserva in comune con l’angelo la natura e il modo naturale di agire:
Quanto alla potenza della propria natura, i demoni possono fare le stesse cose che fanno gli angeli buoni. C’è una differenza nell’uso di questa potenza. Gli angeli buoni intendono aiutare gli uomini verso il bene e verso la verità, invece il demonio intende impedire.
Quindi si potrà dire dell’azione diabolica tutto quello che si può dire dell’azione angelica. Ora vediamo il modo con cui l’angelo può influire sulla intelligenza umana: “ Un angelo è in grado di illuminare un altro angelo (oppure un uomo) a conoscere qualcosa, aggiungendo intellettualità”.
Riguardo alle specie intellettuali l’uomo le riceve estraendole dall’immagine che gli forniscono i sensi, mentre l’angelo, nell’istante stesso in cui è creato, riceve insieme con la propria natura anche le specie intellettuali delle altre creature.
L’influsso di un’intelligenza superiore su una inferiore è da Tommaso D’Aquino detto “illuminazione” e consiste nelle manifestazioni di verità possedute da un altro.
Tuttavia questo influsso non può essere diretto né con infusione di nuove specie, che solo Dio può fare, né modificando le specie già esistenti nell’intelletto umano.
Tutto questo si riferisce alla natura angelica, mentre “gli angeli cattivi introducono pensieri nel seguente modo: danno luce alle immagini riconvenute nella fantasia in maniera tale che – giusta il darsi di differenti composizioni delle stesse – dalle immagini possono essere tratte nuove intenzioni.
Al diavolo non conviene illuminare l’intelletto dell’uomo altrimenti è possibile sapere ciò che ha egli stesso in mente: “Perciò resta che la persuasione interiore del diavolo e qualsiasi sua rivelazione non avviene per mezzo di una illuminazione dell’intelletto, ma soltanto per una certa impressione nelle potenze sensibili interiori ed esteriori.
Come avviene tutto ciò?
Il demonio modifica la potenza sensitiva o immaginativa precisamente non alterandola se non in conseguenza di un movimento locale, poiché non può di per sé imprimere nuove specie.
Tuttavia, la modifica facendola maturare in rapporto al sito o in rapporto al luogo, non certo componendo la sostanza dell’organo, ma muovendo gli spiriti e gli uomini.
Siccome le apparizioni immaginarie sono causate da una mutazione locale degli uomini corporali, allora la creatura angelica potrà indirettamente influire sulla fantasia , influendo sugli organi corporali.
L’angelo muove l’immaginazione non imprimendo immagini mai viste attraverso i sensi, mediante il moto locale degli spiriti e degli umori.
Quindi i sensi possono essere mossi all’interno: essi si alterano quando si turbano gli spiriti vitali e gli umori organici.
Non solo, esiste un’azione diabolica del tutto esterna: gli angeli possono presentare ai sensi oggetti sensibili o esistenti già nella natura o formati da loro stessi, come fanno quando assumono un corpo.
Poiché gli angeli possono agire sul corpo, essi possono anche inclinare l’uomo a comportarsi in un modo piuttosto che in un altro, influendo sulla sua immaginazione, stimolando in vari modi le passioni.
Una conferenza l’abbiamo dalla scienza medica che ha messo in maggior luce l’influsso che i fattori fisiologici esercitano sulla vita psicologica, e cosi ha reso ancora più facile concepire le insidie dei demoni attuate attraverso un influsso degli stati fisiologici.